Vendemmia 2023
L’annata è iniziata con le incognite dovute all’andamento climatico anomalo dell’anno precedente caratterizzato da un lungo periodo di siccità.
L’inverno, più freddo rispetto al precedente, si è protratto fino a fine febbraio con piogge significative che hanno permesso alla vite di riprendere la sua normale attività fisiologica dal riposo vegetativo.
In Primavera lo sviluppo della pianta è proseguito poi regolarmente nonostante il contesto climatico altalenante: una prima parte è stata caratterizzata da pochissime piogge e invece i mesi di maggio e giugno da frequenti e talvolta consistenti perturbazioni e un clima generalmente fresco. Queste condizioni da un lato hanno agevolato lo sviluppo vegetativo della pianta, dall’altro hanno richiesto grande attenzione per scongiurare l’instaurarsi di fitopatie precoci.
Durante l’estate la situazione climatica è stata instabile con fortissime piogge che nel mese di luglio hanno segnato un’inversione climatica che ha portato caldo e stabilità meteorologica senza conseguenze di stress idrico nei vigneti. L’invaiatura, iniziata nella prima decade di agosto, ha rivelato un buon carico produttivo con una notevole sanità dei grappoli lasciando presagire una buona vendemmia sia in termini di qualità che di quantità.
Le uve hanno avuto uno sviluppo in linea con le tempistiche tradizionali della zona, ma tutte in condizioni ideali: il Dolcetto dalla seconda metà di settembre seguito dalla Barbera per concludere con il Nebbiolo ad ottobre inoltrato. Il Nebbiolo specie nei vigneti atti a Barolo mostra ancora una volta la sua capacità ad adattarsi a questo territorio e si presenta con livelli fenolici tipici delle grandi annate.
In conclusione, si prospetta un’annata con vini, eleganti equilibrati, piacevoli e di grande potenziale.